Boris Miletić

Istarski župan - Presidente della
Regione Istriana

Il presidente Miletić: Qualsiasi tipo di edilizia abusiva non è ammissibile! Il Premier e il ministro Bačić la possono fermare

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Il presidente Miletić: Qualsiasi tipo di edilizia abusiva non è ammissibile! Il Premier e il ministro Bačić la possono fermare

Il presidente della Regione Istriana Boris Miletić e la direttrice dell'Ente pubblico Natura Histrica Silvia Buttignoni hanno tenuto oggi una conferenza stampa sul tema dell'edilizia abusiva e in diversi punti del Dignanese hanno mostrato degli esempi concreti di questo fenomeno. 

"Ci troviamo in un punto nel quale siamo testimoni di un esempio classico di come su un terreno che si trova fuori dal terreno edile, cresca un nuovo insediamento, e di questi casi ce ne sono parecchi. Di questo problema stiamo parlando ormai da diverso tempo perché si tratta di un processo che dura ormai da anni, ma siamo dell'opinione che dopo l'ultima legge che ha consentito il condono delle strutture costruite abusivamente, questa tendenza sia in crescita.  Sulla strada che porta qui, avete potuto vedere addirittira una tabella che pubblicizza la vendita dei lotti di terreno da 400 a 800 metri quadrati" ha detto il presidente Miletić continuando: 

"Qualsiasi tipo di edilizia illegale è inammissibile, e la forma peggiore è costituita dalla costruzione sul terreno boschivo e agricolo, in special modo quando si tratta di aree protette. In questo modo si riduce
il terreno edificabile che inizia a valere di meno e si influisce direttamente sullo stato dell'infrastruttura perché è necessario garantire una quantità sufficiente di corrente elettrica e acqua, e qui si presenta anche la questione dei rifiuti che vengono portati nei depositi o in natura. Questo non è certo un luogo dove dovrebbero sorgere insediamenti; a che servono allora le città, i comuni, a che servono le leggi sui piani territoriali?" 

Il Presidente della Regione ha anche affermato di aver discusso più volte il problema dell'abusivismo edilizio con i ministri competenti e con il Premier. Inoltre, durante l'ultimo incontro, al presidente del Governo Plenković è stato consegnato il materiale preparato dall'Ente pubblico Natura Histrica, che comprende numerose fotografie che testimoniano l'entità di questo flagello. 

"Credo che il presidente del Consiglio lo prenderà seriamente in considerazione questo problema, perché le soluzioni esistono! Accade spesso che i costruttori abusivi siano cittadini stranieri, che non lo fanno nei loro paesi d'origine. Non credo che nessuno di noi penserebbe di fare una cosa del genere per esempio vicino a Bled. Questo lì non accade perché lo stato di diritto funziona. Qui nella Regione istriana abbiamo 2 ispettori edili, uno dei quali è sul campo e non può certo coprire l'intera area da solo. Abbiamo proposto soluzioni concrete per fermare questo attacco allo spazio, perché per me, oltre alle persone, lo spazio è la risorsa più preziosa di cui disponiamo. Per me, ogni centimetro dell'Istria, ogni metro quadrato e ogni persona in Istria sono ugualmente preziosi e altrettanto importanti".

"Se l'ispettorato statale non dispone di risorse umane sufficienti, dovrebbe delegare l'autorità al livello regionale e locale. Sono sicuro che sapremo come affrontare questo problema che rappresenta un attacco al nostro territorio, alla nostra penisola. D'altra parte bisogna modificare definitivamente le norme di legge per quel che concerne le sanzioni. Se le pene fossero molto, molto più alte e se non fosse più un reato ma una responsabilità penale, quindi chi costruisce abusivamente finirebbe in carcere, e quegli edifici sarebbero demoliti, si manderebbe un forte messaggio a tutti. Quindi le soluzioni ci sono, serve la volontà politica e sono profondamente convinto che questo appello arriverà alle orecchie delle autorità. Credo che il Presidente del Governo e il nuovo ministro Bačić possano porre fine a tutto ciò, ovviamente con la collaborazione di tutti e tre i livelli di governo, dallo Stato, alla Regione, fino alle città e ai comuni", ha concluso il Presidente della Regione.

Commentando l'abusivismo edilizio, la direttrice Buttignoni ha detto che loro, come istituzione, hanno sporto denuncia penale per tutte le attività illegali in un'area protetta, perché la loro istituzione si occupa di aree protette.

“Stanno sorgendo edifici abusivi, prefabbricati, case piccole e grandi, fondamenta in cemento, piscine in cemento, tutto questo in aree protette. Abbiamo mandato tantissime segnalazioni all'Ispettorato dello Stato ma non ci sono state risposte.  Non restava nient'altro che procedere con le denunce penali, cosa che abbiamo iniziato a fare. In questo modo speriamo di fermare l'abusivismo edilizio almeno nelle aree protette e che qualcuno se ne assuma la responsabilità e che almeno 20-30 costruttori abusivi finiscano in carcere. Dal punto di vista biologico, si tratta di un grande ecocidio! Stiamo distruggendo gli habitat, non ci sono più specie... per non parlare del fatto che ogni edificio illegale richiede elettricità, acqua, fognature, illuminazione, e se si dovesse installare tutto questo, non ci sarebbe fine. Tutto sarà poi in cemento, e non possiamo assolutamente permetterci di vedere la nostra bella terra trasformata in cemento", ha dichiarato la Buttignoni.

L'ente pubblico ha sporto finora circa 30 denunce penali e, secondo quanto riferito, se ne sta occupando la Procura di Stato e sono stati depositati i rinvii a giudizio. Tutto questo però procede troppo lentamente, secondo la direttrice, perché nel frattempo stanno sorgendo altre 200-300 nuove case. Nella zona di Dignano, ha aggiunto, i muratori abusivi sono per lo più sloveni, ma anche italiani, tedeschi e austriaci.

«Propongo che quando gli ispettori finiranno di controllare i prezzi nei centri commerciali, li lascino scendere in campo e comincino a occuparsi dell'abusivismo edilizio nella Regione Istriana, ma anche su tutto il litorale», ha concluso la direttrice Buttignoni, che stima che per questo lavoro sarebbero necessarie almeno 300  persone sul campo affinché questo problema si risolva. 
 

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