Il Presidente Flego al 116 incontro plenario del Comitato delle regioni

Il Presidente Flego al 116 incontro plenario del Comitato delle regioni

Il Presidente della Regione Istriana ha partecipato il 10 e l'11 febbraio al 116o incontro plenario del Comitato delle regioni a Bruxelles, i cui temi principali riguardano le politiche europee più attuali come quelle di migrazione e integrazione, regionali e formative.

 Al momento il problema più acuto che l'Europa sta affrontando, secondo le parole del Presidente Flego, è un afflusso mai visto di profughi ed è indispensabile instaurare una strategia onnicomprensiva e giungere a un accordo unico fra i paesi membri dell'UE. Questo è stato il tema dell'incontro plenario di ieri al quale è intervenuto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che ritiene che sia necessario raggiungere una suddivisione equa delle responsabilità  riguardo alle migrazioni, in particolare per quel che concerne gli spostamenti dei profughi. Il Presidente Tusk ha perciò dichiarato che "le prossime sei settimane saranno decisive per il futuro dell'Unione europea e le nostre città , comunità  locali e regioni avranno in questo senso un ruolo chiave". A questo livello, aggiunge Tusk, si risolvono i problemi e la gestione della crisi è un nostro compito comune.

Il Presidente del Comitato europeo delle regioni Markku Markkula ritiene che l'Europa debba essere proattiva, e la chiusura dei confini e l'innalzamento di muri non sono delle soluzioni accettabili. Anche il Presidente Flego condivide questo parere.

"Sin dall'inizio ribadisco che il problema dei profughi va affrontato facendo leva sui principi di solidarietà  e responsabilità  comune, sostenibilità  a lungo termine e rispetto dei diritti umani", ha affermato il Presidente Flego aggiungendo che il parere del Comitato delle Regioni è che il rafforzamento del controllo sui confini è una misura adottata contro la migrazione illecita, ma non dev'essere più importante degli impegni internazionali volti alla salvaguardia della vita, al rispetto dei diritti umani o al diritto di richiedere asilo nell'UE.

Con quest'obiettivo, il Comitato delle Regioni ha discusso anche del "Disegno della risoluzione sulle minacce all'area Schengen senza confini" dove fa appello all'importanza indispensabile di un approccio comune e sostenibile nella gestione dei confini europei esterni. Il Comitato delle Regioni ritiene che sia necessario conservare l'area Schengen interna e i movimenti nel suo interno ricordando che l'Accordo di Schengen è uno dei pilastri migliori sui quali poggia il progetto dell'Unione Europea.  

Il Presidente Flego ribadisce che la libertà  di movimento della merce, dei servizi , delle persone e del capitale rappresentano il fulcro dell'economia europea e hanno un importante effetto sociale e territoriale e un grande valore simbolico per i cittadini europei.

Particolarmente importante per quel che concerne l'Istria è secondo il Presidente Flego il discorso con la commissaria della Commissione europea per la politica regionale Corina Cretu. Il Comitato sottolinea che la priorità  è di ridurre le divergenze che esistono fra le singole regioni, come pure la necessità  di ridurre l'arretratezza delle regioni più svantaggiate. A questo proposito, lo strumento principale sono proprio i fondi strutturali e d'investimento che promuovono uno sviluppo equilibrato delle regioni in tutti gli stati membri. 

"Per cogliere al meglio le opportunità  finanziarie di questi fondi, attraverso il Comitato  delle regioni abbiamo presentato alcune proposte che semplificherebbero la gestione dei progetti finanziati dall'UE", afferma il Presidente Flego, menzionando per esempio la necessità  di ridurre il periodo di tempo necessario per il rimborso delle spese ai fruitori; l'introduzione di un'unica raccolta di regole generali per la revisione dei progetti, delle regole coerenti che si riferiscono all'accettabilità  delle spese, ecc.

All'incontro plenario si è parlato anche della politica dell'istruzione e i partecipanti si sono soffermati son nuovo programma UE per l'istruzione Erasmus+, che negli ultimi due anni ha consentito a un gran numero di studenti e docenti di andare all'estero per corsi di perfezionamento. In quell'occasione il Comitato delle regioni ha sottolineato all'unanimità  il ruolo chiave dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione nella società  europea contemporanea, ribadendo la necessità  di rafforzare gli investimenti in questi settori.

Durante il suo soggiorno a Bruxelles, il Presidente Flego ha partecipato anche alla seduta dell'Euroregione adriatico-ionica alla quale è stato approvato il piano di lavoro per il 2016 e sono stati definiti i principali settori di collaborazione ai progetti, in particolare in riferimento ai programmi di cooperazione d'oltreconfine fra Italia e Croazia. Su iniziativa del Presidente della Regione Istriana è stato deciso di organizzare a luglio l'Assemblea solenne dell'Euroregione adriatico-ionica a Pola, città  in cui questa è stata costituita nel 2006

Galleria fotografica