Centesimo anniversario della Repubblica di Albona

Centesimo anniversario della Repubblica di Albona

La festa di celebrazione del 100o anniversario della Repubblica di Albona è iniziato ieri mattina con la posa dei fiori al cimitero cittadino, all'Aleja velikana e a Štrmac, per continuare alla rinnovata Krvova placa dove il sindaco di Albona Valter Glavičić e la vicepresidente della Regione Sandra Ćakić Kuhar, il deputato parlamentare Tulio Demetlika, il sindaco di Pola Boris Miletić, la sindaca del Comune di Arsia Gloria Paliska, il sindaco del Comune di Chersano Valdi Runko, la sindaca del Comune di S. Domenica Irena Franković e il sindaco del Comune di Pedena Ivan Franković nonché Gracijela Milevoj, Đani Ajkler e Zdenko Batinić a nome dei minatori del 1921 hanno posto le corone di fiori. Quale ospite speciale e patrocinatore di questa festività, il Presidente della Repubblica di Croazia Zoran Milanović ha posto la corona e ha reso omaggio ai minatori.

È seguita poi la seduta solenne del Consiglio municipale della Città di Albona, iniziata con l’inno croato e istriano, interpretati da Elis Lovrić e Bruno Krajcar, dopo di che ci sono stati i discorsi di circostanza degli illustri ospiti. 

- Questa città di minatori e operai è da sempre una buona padrona di casa. Anche la casa dei minatori è state da sempre calda. Era riscaldata dal carbone, oro nero. Sul tavolo del minatore c'erano pietanze caserecce per lui e per l'ospite. Lo sanno meglio degli altri Božo, Anđelo e  Hasib che stasera in questa sala sono i nostri invitati più anziani, i nostri minatori che hanno superato ormai da tanto la novantina. Per questo cari nostri minatori, grazie per tutto e 100XAUGURI ha concluso fra l'altro il sindaco di Albona.

La vicepresidente ha dichiarato che l'Albonese dei minatori questi giorni celebra uno degli eventi più importanti della sua storia recente. 

- Il motto „Kova je naša“ (La miniera è nostra), anche nelle condizioni odierne, senza miniera, non ha perso la grandezza del suo messaggio. Restare se stessi per l'uomo istriano e così anche per ogni Albonese, è rimasto un ideale e un modo di vivere. Lo sciopero albonese e gli eventi accaduti nel marzo del 1921 rappresentano per noi in Istria un atto solenne e in ricordo degli appartenenti a quelle generazioni della nostra gente che con grandi sacrifici, anche quelli massimi, si sono opposti al fascismo. I nostri nonni e padri hanno saputo mantenere l'orgoglio in uno dei massimi eventi storici e spetta a noi continuare ad apprezzare, custodire e coltivare l'eredità antifascista quale massimo ideale dell'umanità moderna, ha detto la Ćakić Kuhar. 

Il sindaco di Pola Boris Miletić ha salutato i presenti a nome di tutti i sindaci dell'Istria:

- Sappiamo quanto fosse stata burrascosa la storia della nostra penisola, ma gli eventi storici del 1921 sono il punto più luminoso della nostra storia perché proprio allora, e proprio in questo posto sono state poste le fondamenta dell'Istria contemporanea, una regione orgogliosa del proprio antifascismo che celebra le sue differenze e prima di tutto ha ereditato la libertà umana! In Istria accettiamo e rispettiamo il nostro passato! In Istria il desiderio di giustizia e libertà non si spegneranno mai! Albona può fare da esempio al mondo intero di come sia possibile amare il proprio, tenere alla propria identità e ai propri valori, senza sminuire quelli degli altri.  

Dopo le esibizioni di Bruno Krajcar ed Elis Lovrić, che hanno interpretato l'Inno dei minatori e il brano „Sve će biti dobro“ (Tutto andrà bene) il Presidente della Repubblica di Croazia Zoran Milanović ha preso la parola e ha espresso gli auguri a tutti gli Albonesi per la Giornata dei minatori e il 100o anniversario della Repubblica di Albona. Ha ricordato anche suo nonno che a suo tempo guadagnava il pane lavorando come minatore:

- Ricordo questi posti da sempre e dire che sono stato qui una cinquantina di volte è poco. L'Istria e Albona dopo la chiusura della miniera e dopo tutto quello che è successo, hanno voltato pagina. Mi ricordo dei primi anni Novanta quando questo luogo era bello, specialmente la città alta, ma anche grigia ed esausta con facciate in rovina e un'industria fallita. Oggi Albona è una città europea nel miglior senso della parola: e a norma di legge, aperta al mondo in una società matura e sana. Si vive uno sano scetticismo e una disponibilità nei confronti di tutti. C'è la necessità di parlare delle cose, dove i diritti umani e quelli delle minoranze non vengono presi per scontati ma si riconsiderano costantemente. Cari amici e padroni di casa, vi faccio i miei auguri per la giornata odierna dedicata ai minatori e il 100o anniversario della Repubblica di Albona. CONGRATULAZIONI!, così ha concluso il presidente Milanović.

Dopo la conclusione della seduta solenne la colonna con a capo il presidente Milanović e il sindaco Glavičić ha visitato il complesso minerario-industriale Pijacal fino al Šoht dove dopo l'esibizione dei percussionisti della Scuola artistica Matko Brajša Rašan e dell'attore del Teatro popolare istriano Valter Roše, il presidente Milanović assieme al sindaco Glavičić hanno acceso solennemente l'illuminazione permanente all'entrata nella miniera, il cosiddetto Šoht.

Dopo una serie di attrazioni audiovisive e accensione dell'illuminazione allo Šoht, è stata accesa anche l'animazione in 3D della torre in Piazza dei minatori albonesi, ideata dai famosi creativi della Visualia polese, attraverso una storia animata creata appositamente per quest'occasione e che parla dei minatori albonesi sottomessi che grazie all'unità e la lotta hanno fatto valere i propri diritti e ottenuto la libertà.
 

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