Celebrata in tutta l'Istria la Giornata della lotta antifascista

Celebrata in tutta l'Istria la Giornata della lotta antifascista

Oggi si celebra la Giornata della lotta antifascista con la tradizionale posa delle corone sui monumenti sparsi per tutta l'Istria. Il presidente della Regione Istriana Boris Miletić ha partecipato alla festa centrale in occasione della Giornata della lotta antifascista per il territorio del Buiese che si tiene a Plovania sin dal 1981, quando sul punto dove sorgeva un vecchio monumento, ne fu eretto un altro, in onore dei combattenti caduti e delle vittime del terrore fascista. 

Nel suo discorso, il presidente Miletić ha sottolineato che oggi rendiamo onore a tutte le vittime del terrore fascista e omaggiamo i combattenti caduti nella lotta contro il fascismo e il nazismo del Buiese e dell'Istria intera. 

- L'antifascismo è uno dei nostri valori fondamentali, celebrato in tutta l'Europa e che è insito sia nello Statuto regionale che nella Costituzione della Repubblica di Croazia. Sappiamo bene come sia stata difficile la lotta dei nostri antenati e sappiamo anche quanto questa valga oggi. Alcune forme di fascismo purtroppo esistono ancora fra noi, e lo testimoniano gli eventi di questa notte a Pola dove i vandali hanno dissacrato i busti degli eroi e delle eroine popolari istriane, come pure il monumento ai combattenti caduti durante la lotta popolare di liberazione. Desidero ricordare che la Dieta democratica istriana è stata la prima a impegnarsi nel Parlamento croato a sanzionare penalmente un saluto inappropriato. Come presidente della Regione continuerò a impegnarmi per salvaguardare il nostro patrimonio antifascista e a lottare per un mondo migliore e più tollerante, ha detto il presidente Miletić aggiungendo che questi saranno i principi secondo i quali egli presiederà la Regione Istriana nei prossimi quattro anni. 

Quale impegno permanente e quello per cui l'Istria è conosciuta e apprezzata, il presidente Miletić ha sottolineato il rispetto dei diritti umani e delle minoranze, l'antifascismo, la multietnicità e la multiculturalità, la civiltà, la disponibilità, come pure la parità di genere e di fede.

- L'Istria ha scelto il cammino del lavoro e del progresso che le hanno consentito di diventare la regione più sviluppata della Croazia. Le mie priorità saranno di continuare i progetti iniziati e di avviarne molti altri nuovi. Sono fiero del fatto che proprio l'antifascismo è una parte essenziale della nostra identità e che anche oggi è uno dei pilastri più importanti sui quali si basa la società istriana contemporanea, ha concluso il presidente Miletić.

La vicepresidente della Regione Jessica Acquavita ha parlato dei valori dell'antifascismo ribadendo l'importanza di trasmetterli alle generazioni più giovani.

- Questo è un nostro obbligo morale, un obbligo che dobbiamo a tutti quelli quelli che hanno sacrificato la loro vita per realizzare gli ideali dell'antifascismo. Oggi l'antifascismo è necessario forse più che mai, proprio perché viviamo in tempi incerti nei quali esiste il pericolo di dimenticare il significato della lotta dei nostri predecessori. Dicono che la storia si ripeta sempre e io affermo che tutti noi dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere affinché questa parte di storia non si ripeta più“, ha concluso la vicepresidente.

All'incontro commemorativo di Plovania hanno partecipato anche il sindaco di Buie, il presidente del Comitato organizzatore Edi Andreašić, la deputata parlamentare Katarina Nemet, le delegazioni della Slovenia e dell'Italia e i sindaci del Buiese.

A nome della Regione Istriana, hanno posato le corone nel Parco Tito a Pola e al monumento eretto in onore dei combattenti caduti al Cimitero di Pola, il deputato parlamentare Marin Lerotić e il capo di Gabinetto del presidente Ivan Glušac, quindi il sindaco di Pola Filip Zoričić e collaboratori, i rappresentanti dell'Associazione dei combattenti antifascisti e antifascisti della Città di Pola, delle associazioni nate dalla Guerra Patria e le associazioni dei difensori del territorio polese, come pure i rappresentanti della Questura istriana.

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